BEATA VERGINE MARIA DI LORETO

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A partire da Papa Clemente ( 1310),  fu confermata l’autenticità della Santa Casa; poi ciascun pontefice, si dimostrerà devoto alla Vergine di Loreto, specie in drammatiche circostanze.

La Chiesa di Loreto era la casa dove nacque la Vergine Maria e dove poi la Madonna nutrì e crebbe Gesù.

Si iniziò a costruire il Santuario nel 1468, da parte di Papa Paolo II, ed in breve divenne il cuore mariano della cristianità.

A partire dal XV secolo, il flusso di pellegrini iniziò a divenire costante: accorrevano anche principi, sovrani e regine, cardinali, pontefici; si aggiunsero poi artisti, poeti, scrittori, futuri santi e beati.

San Giovanni Paolo II, riferendosi alla Santa Casa di Loreto, disse:

“Quello Lauretano è un Santuario mirabile. In esso è inscritta la trentennale esperienza di condivisione, che Gesù fece con Maria e Giuseppe. Attraverso questo mistero umano e divino, nella casa di Nazaret è come inscritta la storia di tutti gli uomini, poiché ogni uomo è legato ad una ‘casa’, dove nasce, lavora, riposa, incontra gli altri e la storia di ogni uomo, è segnata in modo particolare da una casa: la casa della sua infanzia, dei suoi primi passi nella vita. Ed è eloquente ed importante per tutti che quest’Uomo unico e singolare, che è il Figlio unigenito di Dio, abbia pure voluto legare la sua storia ad una casa, quella di Nazaret, che secondo il racconto evangelico, ospitò Gesù di Nazaret lungo l’intero arco della sua infanzia, adolescenza e giovinezza, cioè della sua misteriosa maturazione umana… La casa del Figlio dell’uomo è dunque la casa universale di tutti i figli adottivi di Dio. La storia di ogni uomo, in un certo senso, passa attraverso quella casa…”.

Proposito: pregare una corona del Rosario per tutte le famiglie del mondo

SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

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Papa Pio IX, nel 1854, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione.

Maria è la senza macchia, la tutta pura, colei che ha concepito e dato alla luce l’Emmanuele.

Dunque, per singolare privilegio di Dio, Maria è stata preservata sin dal concepimento, da ogni macchia del peccato originale.

Il primo teologo, che parlerà della natura particolare di Maria, sarà S.Agostino; ma solo con il Beato Duns Scoto, prenderà forma il dogma, poi approvato dalla Chiesa.

In breve, Giovanni Scoto sosteneva una “redenzione preventiva”: Maria è conseguenza della più perfetta azione salvifica dell’unico mediatore, Cristo. Pertanto è stata preservata sin dall’inizio dal peccato originale.

In questa così importante solennità, vogliamo dunque riflettere sulla consistenza della nostra vita mariana: quanto questa è improntata su quella di Maria? Quante volte la preghiamo? Come imitiamo le sue virtù?

Se ci lasciamo guidare da Lei, come insegna San Luigi Grignion, senza accorgersene, diventeremo grandi santi.

Oggi, tutta la Chiesa prega Maria. Preghiamola anche noi, con le parole di San Giovanni Paolo II:

“Regina della pace, prega per noi!

Nella festa della tua Immacolata Concezione torno a venerarti, o Maria,

ai piedi di quest’effigie, che da Piazza di Spagna consente
al tuo sguardo materno di spaziare su questa antica,
e a me tanto cara, città di Roma.

Sono venuto qui, stasera, a renderti l’omaggio
della mia devozione sincera. E’ un gesto nel quale
si uniscono a me, in questa Piazza, innumerevoli romani,
il cui affetto mi ha sempre accompagnato
in tutti gli anni del mio servizio alla Sede di Pietro.

Sono qui con loro per iniziare il cammino
verso il cento cinquantesimo anniversario del dogma
che oggi celebriamo con gioia filiale.

Regina della pace, prega per noi!

A Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione,
a Te ricorriamo con più insistente fiducia
in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori
per le sorti presenti e future del nostro Pianeta.

A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo,
finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato,
eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:
Ascolta il grido di dolore delle vittime
delle guerre e di tante forme di violenza,
che insanguinano la Terra.

Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine,
dell’odio e della vendetta.
Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!

Regina della pace, prega per noi!

Madre di misericordia e di speranza,
ottieni per gli uomini e le donne del terzo millennio
il dono prezioso della pace:
pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli;
pace soprattutto per quelle nazioni
dove si continua ogni giorno a combattere e a morire.

Fa’ che ogni essere umano, di tutte le razze e culture,
incontri ed accolga Gesù,
venuto sulla Terra nel mistero del Natale”

San Giovanni Maria Vianney (il Curato d’Ars), appena venuto a conoscenza della proclamazione del dogma, disse:

“Quanto sono felice oggi! Ho sempre ritenuto che mancasse questo raggio al fulgore delle verità cattoliche. Era una lacuna che non poteva rimanere”

 

“E beata colei che ha creduto” (Lc 1,45)

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“Vergine e Madre Maria,
tu che, mossa dallo Spirito,
hai accolto il Verbo della vita
nella profondità della tua umile fede,
totalmente donata all’Eterno,
aiutaci a dire il nostro “sì”
nell’urgenza, più imperiosa che mai,
di far risuonare la Buona Notizia di Gesù.

Tu, ricolma della presenza di Cristo,
hai portato la gioia a Giovanni il Battista,
facendolo esultare nel seno di sua madre.
Tu, trasalendo di giubilo,
hai cantato le meraviglie del Signore.
Tu, che rimanesti ferma davanti alla Croce
con una fede incrollabile,
e ricevesti la gioiosa consolazione della risurrezione,
hai radunato i discepoli nell’attesa dello Spirito
perché nascesse la Chiesa evangelizzatrice.

Ottienici ora un nuovo ardore di risorti
per portare a tutti il Vangelo della vita
che vince la morte.
Dacci la santa audacia di cercare nuove strade
perché giunga a tutti
il dono della bellezza che non si spegne.

Tu, Vergine dell’ascolto e della contemplazione,
madre dell’amore, sposa delle nozze eterne,
intercedi per la Chiesa, della quale sei l’icona purissima,
perché mai si rinchiuda e mai si fermi
nella sua passione per instaurare il Regno.

Stella della nuova evangelizzazione,
aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa,
della giustizia e dell’amore verso i poveri,
perché la gioia del Vangelo
giunga sino ai confini della terra
e nessuna periferia sia priva della sua luce.

Madre del Vangelo vivente,
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi.
Amen. Alleluia.”

(Papa Francesco, Evangelii Gaudium)

Top Ten: le più belle frasi sull’Immacolata

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1 “Mammina bella, Mammina cara, sì sei bella. Se non ci fosse la fede, gli uomini ti direbbero dea. Gli occhi tuoi sono più risplendenti del sole; sei bella Mammina, me ne glorio, ti amo!” (Padre Pio)

2 “In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna. Quantunque in creatura è di bontate!” ” (Dante Alighieri, Paradiso XXXIII)

3 “Guarda la stella, invoca Maria!” (San Bernardo)

4 ” Madonnina mia, al sol sentirti nominare i santi vanno in estasi, gli artisti ti lodano con la penna e con il marmo, ed io che cosa posso fare? Avessi mille vite te le offrirei tutte….Potessi scriverti dieci, cento, mille poemi o scolpirti in dieci, cento, mille marmi…”

5 ” Per Mariam ad Jesum” (San Massimiliano M. Kolbe)

6 “Maria, Madre di Gesù,
dammi il tuo cuore,
tanto bello, tanto puro, tanto immacolato,
tanto pieno d’amore e d’umiltà,
cosicché io possa ricevere Gesù nel Pane della Vita,
amarLo come tu L’hai amato
e servirLo sotto le spoglie del più Povero dei Poveri” (Madre Teresa di Calcutta)

7 “Quando Maria getta le radici in un’anima, vi produce delle meraviglie di grazia….”(San Luigi Maria Grignion de Montford)

8 ” A Gesù si va e si ritorna sempre per Maria” (San Josemaría Escrivà)

9 “Ave, Signora santa Regina,  santissima genitrice di Dio, Maria,
che sempre sei Vergine perpetua ed eccelsa,
fatta santa ed eletta dal santissimo Padre del cielo,
che Egli consacrò col santissimo, diletto Figlio suo
e con lo Spirito Santo Paraclito,
nella quale fu ed è ogni pienezza di grazia ed ogni bene.
Ave, o suo palazzo! ave, o suo tabernacolo!
ave, o sua casa! ave, o sua veste!
ave, o sua ancella! ave, o madre sua!
E voi tutte con essa, sante virtù,
che per la grazia e la luce dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori degli uomini fedeli,
affinché d’infedeli li facciate fedeli a Dio” (San Francesco d’Assisi)

10 “La Chiesa assomiglia a Maria che partorì il Signore. Forse che santa Maria non partorì da vergine, e vergine rimase? Così anche la Chiesa partorisce ed è vergine. E se consideri bene, essa partorisce il Cristo, perché son membra di Cristo quelli che vengono battezzati … E se partorisce membra di Cristo, essa è somigliantissima a Maria.” (Sant’Agostino)

 

 

 

Ruolo di Maria nella nostra santificazione (San Luigi Grignion da Montfort)

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Tutto dunque si riduce a trovare un mezzo facile per ottenere da Dio la grazia necessaria per diventare santo: proprio questo mezzo voglio indicarti e dico che per trovare la grazia di Dio, bisogna trovare Maria. Infatti:

1) – Solo Maria ha trovato grazia davanti a Dio, per sé e per ogni uomo in particolare; i Patriarchi e i Profeti, i Santi tutti dell’Antico Patto non poterono trovare questa grazia.

2) – Perché Maria ha dato l’essere e la vita all’Autore di ogni grazia, e perciò è chiamata Madre della Grazia.

3) – L’Eterno Padre, dal quale ogni dono perfetto ed ogni grazia discendono a noi come dalla sua sorgente essenziale, nel darle suo Figlio, le ha dato insieme tutte le sue grazie; di modo che, – come dice San Bernardo, – la volontà di Dio le è stata data in Lui e con Lui.

4) –  Dio l’ha scelta per tesoriera, economa e dispensatrice di tutte le grazie; di modo che tutte le sue grazie e tutti i suoi doni passano per le mani di Lei, e, secondo il potere ricevutone, Ella dà, – come dice San Bernardino, – a chi vuole, come vuole, quando vuole e nella misura che vuole, le grazie dell’Eterno Padre, le virtù di Gesù Cristo e i doni dello Spirito Santo.

5) – Come nell’ordine della natura, è necessario che un figlio abbia un padre ed una madre, così nell’ordine della grazia è necessario che un vero figlio della Chiesa abbia Dio per padre e Maria per madre; di modo che, se egli si gloriasse di avere Dio per padre e non avesse la tenerezza di un vero figlio verso Maria, sarebbe un impostore, che avrebbe solo il demonio per padre.

6) – Avendo Maria formato il Capo dei predestinati, che è Gesù Cristo, tocca pure a Lei di formare le membra di questo Capo, che sono i veri cristiani; nessuna madre, infatti, forma il capo senza le membra, o le membra senza il capo.
Chi dunque aspira ad essere membro di Gesù Cristo, pieno di grazia e di verità, deve essere formato in Maria, attraverso la grazia di Gesù Cristo, che risiede in Lei pienamente, per venire comunicata pienamente ai veri membri di Gesù Cristo e ai veri suoi figli.

7) – Lo Spirito Santo ha sposato Maria e prodotto in Lei, per mezzo di Lei e da Lei Gesù Cristo, questo capolavoro, il Verbo Incarnato; e siccome non l’ha mai ripudiata, così continua ogni giorno a produrre in Lei e per mezzo di Lei, in modo misterioso, ma reale, i predestinati.

8) – Maria ha ricevuto da Dio un particolare dominio sulle anime per nutrirle e farle crescere in Dio. Sant’Agostino giunge a dire che in questo mondo i predestinati sono tutti chiusi nel seno di Maria, e che non vengono alla luce se non quando questa buona Madre li partorisce alla vita eterna: quindi, come il bambino trae tutto il cibo dalla mamma, che lo proporziona alla sua debolezza, così i predestinati traggono da Maria tutto il loro cibo spirituale e tutta la loro forza.

9) – A Maria Dio Padre ha detto: “Figlia mia, abita in Giacobbe”, cioè nei miei predestinati, di cui Giacobbe è la figura. A Maria il Figlio di Dio ha detto: “Mia cara Madre, abbi la tua eredità in Israele, cioè nei predestinati”. A Maria infine lo Spirito Santo ha detto: “Mia fedele Sposa, getta le radici nei miei eletti”. Perciò, chiunque è eletto e predestinato, ha la Santa Vergine che dimora dentro se stesso, cioè nella sua anima, e lascia che Ella vi metta le radici di una profonda umiltà, di una carità ardente e di tutte le virtù.

10) – Maria è chiamata da Sant’Agostino, e di fatto lo è, il modello vivente di Dio, “forma di Dio”; vale a dire che in Lei sola un Dio fatto Uomo è stato formato al naturale, senza che gli mancasse alcun lineamento della divinità, e in Lei sola altresì può essere formato l’uomo in Dio al naturale, per quanto ne è capace l’umana natura attraverso la grazia di Gesù Cristo.

Tratto da “Il Segreto di Maria”