SANTI TIMOTEO E TITO: DISCEPOLI DI SAN PAOLO

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I due santi, sono il frutto della preghiera e dell’opera di un grandissimo apostolo: San Paolo.

Egli incontrò Timoteo da giovane, figlio di padre pagano e di madre ebrea, educato alla conoscenza delle Scritture.

Timoteo si convertì e iniziò a seguire l’apostolo in ogni suo viaggio, attraversando l’Asia Minore fino alla Macedonia.

Collaborò inoltre all’evangelizzazione di Corinto: era uno strenuo predicatore e discepolo del grande apostolo delle genti.

Tito era invece di famiglia greca, conobbe San Paolo durante uno dei suoi viaggi e decise di convertirsi al cristianesimo.

Fu inviato a Corinto, per dirimere le contese tra i cristiani di questa città e l’apostolo; divenne poi Vescovo di Creta, mentre il compagno Timoteo fu Vescovo della città di Efeso.

San Paolo scrisse ai due Vescovi alcune lettere a loro indirizzate personalmente:  in queste, si compiace che i due discepoli abbiano attinto la  forza per il loro ministero solo in Cristo Gesù, rimanendo saldi in ogni difficoltà.

Secondo Benedetto XVI, i Santi Timoteo e Tito ci insegnano a servire il Vangelo con generosità e ad essere i primi nelle opere buone.

Maria, Madre della Chiesa, ha reso questi due Santi pilastri della Chiesa nascente, e li ha posti a capo dell’intera cristianità, come massimi esempi di predicatori accanto a San Paolo, loro grandissimo maestro.

Proposito: una corona del Rosario per tutti i missionari

BEATO GIACOMO ALBERIONE: “INDUSTRIALE DEL VANGELO”

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Sempre con il Rosario in mano, lui, umile Sacerdote e Fondatore di una famiglia intercontinentale, già dalla prima elementare aveva le idee chiare sul suo futuro.

“Da grande mi farò prete” disse un giorno alla maestra.

Durante l’adolescenza, la sua vocazione si solidifica sempre di più, finché a 16 anni, decide di entrare nel Seminario di Alba: è solo un ragazzo, ma la sua fede è più che adulta.

Nella notte del 31 Dicembre 1900, il Beato sosta in Adorazione davanti al SS. Sacramento per quattro ore: come lui stesso dirà, si sentì chiamato a fare qualcosa per Dio e per gli uomini del nuovo secolo.

E’ l’inizio di un nuovo carisma nella Chiesa.

E’ ordinato  Sacerdote: prega, studia, predica ed organizza catechesi.

Vuole predicare il Vangelo, come San Paolo, con tutti i mezzi possibili: è il 20 Agosto 1914 e Don Alberione dà inizio alla Famiglia Paolina, che ben presto s’allargherà fino ad abbracciare il mondo intero.

Dal 1923, Don Giacomo è malato inguaribile, ma persevera nel suo apostolato a raggio mondiale, ampliando sempre di più il grande “albero” della famiglia paolina.

E’ il 1971, quando Don Giacomo lascia per sempre questo mondo, confortato dalla presenza di Papa Paolo VI.

Un gigante di santità, grandissima figura di Sacerdote innamorato di Maria, un vero e proprio San Paolo del nostro secolo.

Proposito: leggere e meditare una pagina del Vangelo

SAN LUCA EVANGELISTA: ARTISTA DI MARIA

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San Paolo lo chiama “il caro medico”. Probabilmente fu anche un grande artista, uno dei primi iconografi di Maria.

La sua devozione a Maria può essere constatata soprattutto dalla scrittura del Vangelo, in cui risalta la figura della Madre di Dio come “serva del Signore” e come “benedetta tra tutte le donne”.

Era nativo di Antiochia, dove sorse prima una colonia giudaica, poi una fiorente comunità cristiana.

Dopo la conversione, divenne compagno di San Paolo durante i suoi viaggi: lo troviamo a Filippi, Gerusalemme, Roma.

Scrisse le sue opere (Vangelo ed Atti) soprattutto per le comunità evangelizzate da Paolo, ossia per i popoli convertiti dal paganesimo.

Era un uomo dalla vasta cultura:  lo dimostra il greco fluente ed elegante degli scritti, l’ampia conoscenza della Bibbia.

San Luca non ha mai conosciuto Gesù: è stato però in contatto con gli apostoli ed altri testimoni, tra cui probabilmente Maria.

E’ questo, dunque, un tratto bellissimo del santo: l’aver potuto parlare direttamente con la Madre di Dio, ammirarne le virtù, crescere in santità accanto a lei.

E non è forse questo ciò che dovremmo fare noi ogni giorno?

Proposito del giorno: chiedere a Maria aiutarci a crescere in santità.