Nato da una famiglia benestante, venne messo a capo dei cristiani circa verso l’anno 100.
Nel 107, fu testimone di un evento straordinario: passava per Smirne Ignazio, Vescovo di Antiochia, diretto a Roma per subire il martirio.
Policarpo lo ospitò e più tardi ricevette da lui anche una lettera: probabilmente, Policarpo trovò la forza per affrontare il martirio, anche grazie all’esempio di Ignazio.
Durante l’Impero di Antonino Pio, scoppiò una feroce persecuzione anticristiana: un gruppo di facinorosi, trascinò nello stadio anche Policarpo anziano (aveva 86 anni!), per ucciderlo.
Il governatore Quadrato volle risparmiarlo, e gli disse di fingersi non cristiano.
Policarpo rispose tranquillo:
“Io sono cristiano”.
Poi si diresse verso il rogo. Era il 23 Febbraio, circa le due di pomeriggio.
L’anziano Vescovo fu ucciso con la spada, dopo aver servito la Chiesa con il suo ministero, dopo aver dato grande esempio di santità.
Maria l’aveva chiamato a sé, come testimone di fede.
Proposito: non vergognarsi di difendere la propria fede