B.V.M. del Rosario: Signora della Vittoria

rosario

Il 7 ottobre di ogni anno, la Chiesa ricorda e commemora la santa Madre di Dio, la Signora della Vittoria.

Con la preghiera del Rosario, si vuole dunque invocare la protezione dell’Immacolata, Colei che più di tutti si è associata ai misteri dell’Incarnazione, Passione e Resurrezione di Cristo.

E non abbiamo forse bisogno anche noi della Sua protezione, in particolar modo in queste due settimane, in cui i Vescovi del pianeta insieme a Papa Francesco, discuteranno di come confrontarsi ed aiutare le famiglie di oggi?

La corona del Rosario è un mezzo di devozione molto antico. Già gli anacoreti orientali contavano con delle pietre le loro preghiere, fino a quando San Beda suggerì l’uso di una collana di grani infilati ad uno spago.

La Madonna, in un’apparizione a S. Domenico, gli avrebbe suggerito il Rosario come “arma” contro ogni eresia, questione, pericolo.

Fu S. Pio V a raccomandare specialmente la preghiera del Rosario, diffondendola nelle famiglie, per dare un orientamento spirituale alla vita di ogni cristiano.

La festa del 7 ottobre, fu istituita sempre dal medesimo Pontefice, per ricordare la vittoria del 1571 a Lepanto contro la flotta turca.

San Pio X, nel 1913, fissò definitivamente il 7 ottobre come giorno proprio di questa festività.

Una corona…piccola e modesta…nelle mani di grandi personaggi!

Nei secoli, uomini e donne, santi e mistici, personalità di Chiesa, di scienza, di Stato, hanno sgranato decine e decine di volte nella giornata, la corona del Rosario.

Pensiamo a Sant’Antonio Maria Claret, che sin da ragazzo invogliava i suoi amici alla recita di qualche corona, o al Venerabile Silvio Dissegna, colpito da un tumore inguaribile e morto solamente a 12 anni d’età, il quale recitava il Rosario giorno e notte, meditando ogni volta i misteri.

Pensiamo a San Pio da Pietrelcina, che recitava fino a cento corone del Rosario al giorno, e che lasciò come “testamento spirituale” ai suoi figli la devozione mariana e la recita del Rosario…

E San Giuseppe Moscati? Uomo di fede e di scienza, prima di visitare gli ammalati recitava sempre qualche “Ave Maria”, e portava sempre il Rosario con sé….

E i rosari di San Massimiliano nel bunker della morte, di San Giovanni Paolo II nel Palazzo delle Nazioni Unite, di Santa Caterina Labouré, di Santa Bernardetta, la piccola veggente dell’Immacolata, di Santa Gemma Galgani mistica e stimmatizzata?

Come non ricordare Louis Pasteur, chimico e biologo francese, o Marconi, inventore italiano, i quali recitavano spesso il Rosario?

Si narra che un giorno uno studente universitario, salito su un treno, si sia seduto accanto a Pasteur.

Appena vide che questi era intento alla recita del Rosario, lo prese in giro:

“Buttate quel Rosario -gli disse- e studiate la vera scienza. Mi dia l’indirizzo e le manderò un libro scientifico adeguato.”

Lo scienziato tirò fuori il suo biglietto da visita:

“Louis Pasteur. Istituto di Ricerche Scientifiche. Parigi”

Lo studente rimase senza parole di fronte ad un uomo di scienza da una fede così profonda.

bimbo rosario