Un’adolescenza e giovinezza ribelle: Francesco era tutt’altro che un santo.
Poi a vent’anni il cambiamento: imparò il catechismo, iniziò a conoscere Cristo e Maria, Madre di tutti, specialmente dei peccatori.
Si convertì ad una vita autenticamente cristiana ed eroica: compì spedizioni clandestine a Pechino a favore dei cattolici perseguitati, invitò a casa sua il primo Sacerdote missionario della Corea, da cui ricevette anche i Sacramenti.
Il giovane ribelle, era ora diventato quasi un santo: da solo si recava sui monti a pregare, compiva atti di penitenza e riparazione per i peccati suoi e degli altri, maturava nella fede sempre di più.
Nel 1797 iniziò la persecuzione contro i cattolici. Francesco esortò tutti a non temere la morte, ricordando la Passione di Gesù; circa due anni dopo fu arrestato.
Gli chiesero dov’erano gli altri cristiani ed i loro libri: lui non rispose, per questo fu picchiato e torturato barbaramente.
In prigione, infondeva sicurezza e pace a tutti.
“Nella mia vita ero un fallito. Ora ho incontrato Cristo ed è un onore poter morire per lui”
Il 9 Gennaio 1800 fu condotto sulla piazza del mercato e picchiato fino alla morte.
Alcuni, nell’osservare la scena, diventarono cristiani.
Papa Francesco, il 16 Agosto 2014, lo ha beatificato insieme ad un nutrito gruppo di martiri della Corea.
Il Beato Francesco aveva solo 27 anni, e da giovane scapestrato che era, aveva versato il suo sangue per Cristo.
Proposito: una corona del Rosario affinché cessino le persecuzioni nel mondo.