SANTO STEFANO: LA CORONA DEL MARTIRIO

ste

La celebrazione liturgica di questo Santo, segue la nascita di Cristo: nei giorni seguenti alla manifestazione del Figlio di Dio, furono posti i santi più vicini alla sua vita ed i primi che resero testimonianza con il martirio.

Il 26 Dicembre è Santo Stefano, primo martire della cristianità, poi segue san Giovanni, discepolo prediletto di Gesù, infine i Santi Martiri Innocenti, coloro che furono uccisi al posto di Gesù.

Santo Stefano era forse un giudeo educato alla cultura ellenistica; grazie alla sua fede e cultura, divenne uno dei primi diaconi di Gerusalemme.

Infatti, a causa di dispute tra i discepoli, gli Apostoli scelsero un gruppo di sette, di cui faceva parte lo stesso Stefano, i quali, come gli odierni diaconi, avevano il compito di assisterli nel ministero.

Gli eberei ellenistici, vedendo il gran numero di convertiti, lo accusarono di “pronunziare dichiarazioni blasfeme contro Dio e Mosè.

In un lungo discorso, il Santo ripercorse tutte le Sacre Scritture, in cui si testimoniava che il Signore aveva preparato, per mezzo di patriarchi e profeti, l’avvento del Giusto.

Poi alzò gli occhi al cielo e disse:

“Contemplo i cieli aperti ed il Figlio dell’uomo, che sta alla destra di Dio”

I presenti si scagliarono contro di lui e lo lapidarono, il furore del popolo era incontrollabile.

Mentre il Santo, insanguinato per i colpi ricevuti, crollava a terra, chiese perdono a Dio per i suoi uccisori.

Santo Stefano è stato il primo martire, il primo di una lunga schiera di figli di Maria, Regina dei Martiri: quando la fede è più forte anche della morte.

Proposito: una corona del Rosario per tutti i cristiani perseguitati

SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

imm concezione

Papa Pio IX, nel 1854, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione.

Maria è la senza macchia, la tutta pura, colei che ha concepito e dato alla luce l’Emmanuele.

Dunque, per singolare privilegio di Dio, Maria è stata preservata sin dal concepimento, da ogni macchia del peccato originale.

Il primo teologo, che parlerà della natura particolare di Maria, sarà S.Agostino; ma solo con il Beato Duns Scoto, prenderà forma il dogma, poi approvato dalla Chiesa.

In breve, Giovanni Scoto sosteneva una “redenzione preventiva”: Maria è conseguenza della più perfetta azione salvifica dell’unico mediatore, Cristo. Pertanto è stata preservata sin dall’inizio dal peccato originale.

In questa così importante solennità, vogliamo dunque riflettere sulla consistenza della nostra vita mariana: quanto questa è improntata su quella di Maria? Quante volte la preghiamo? Come imitiamo le sue virtù?

Se ci lasciamo guidare da Lei, come insegna San Luigi Grignion, senza accorgersene, diventeremo grandi santi.

Oggi, tutta la Chiesa prega Maria. Preghiamola anche noi, con le parole di San Giovanni Paolo II:

“Regina della pace, prega per noi!

Nella festa della tua Immacolata Concezione torno a venerarti, o Maria,

ai piedi di quest’effigie, che da Piazza di Spagna consente
al tuo sguardo materno di spaziare su questa antica,
e a me tanto cara, città di Roma.

Sono venuto qui, stasera, a renderti l’omaggio
della mia devozione sincera. E’ un gesto nel quale
si uniscono a me, in questa Piazza, innumerevoli romani,
il cui affetto mi ha sempre accompagnato
in tutti gli anni del mio servizio alla Sede di Pietro.

Sono qui con loro per iniziare il cammino
verso il cento cinquantesimo anniversario del dogma
che oggi celebriamo con gioia filiale.

Regina della pace, prega per noi!

A Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione,
a Te ricorriamo con più insistente fiducia
in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori
per le sorti presenti e future del nostro Pianeta.

A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo,
finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato,
eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:
Ascolta il grido di dolore delle vittime
delle guerre e di tante forme di violenza,
che insanguinano la Terra.

Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine,
dell’odio e della vendetta.
Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!

Regina della pace, prega per noi!

Madre di misericordia e di speranza,
ottieni per gli uomini e le donne del terzo millennio
il dono prezioso della pace:
pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli;
pace soprattutto per quelle nazioni
dove si continua ogni giorno a combattere e a morire.

Fa’ che ogni essere umano, di tutte le razze e culture,
incontri ed accolga Gesù,
venuto sulla Terra nel mistero del Natale”

San Giovanni Maria Vianney (il Curato d’Ars), appena venuto a conoscenza della proclamazione del dogma, disse:

“Quanto sono felice oggi! Ho sempre ritenuto che mancasse questo raggio al fulgore delle verità cattoliche. Era una lacuna che non poteva rimanere”

 

San Francesco d’Assisi: il santo del mondo

san francesco e la madonna

Il 4 ottobre la Chiesa festeggia San Francesco, patrono d’Italia, uno dei santi più conosciuti e venerati nel mondo.

Chi era Francesco?

Un giovane, un uomo ora famoso in tutto il mondo, nato nel 1181 ad Assisi, piccolo borgo medievale, oggi meta incessante di turisti e pellegrini…

San Francesco parla ancora oggi all’uomo del duemila, lo invita a non vivere solamente per sè stesso, a guardare agli altri, a pregare Gesù, a chiedere cosa fare per santificarsi.

E’ stato un perfetto servo di Maria, con la “Porziuncola” o Santa Maria degli Angeli, su cui ha fondato la colonna del nuovo Ordine francescano.

Gesù Crocifisso e Maria Immacolata sono stati i fondamenti spirituali nella vita di San Francesco.

E non dovrebbe essere così per chiunque?

Se Gesù e Maria sono inseparabili nella vita di grazia di ognuno di noi, non sarà questo tanto più vero nella vita di tutti i santi?

A suo tempo San Bonaventura aveva detto:

“Chi mette le radici in Maria viene da essa santificato”

Tantissimi sono i santi, conosciuti e sconosciuti, grandi e piccoli, antichi e contemporanei, diversi per carisma ed attitudini, ma unici per la devozione a Maria, per la loro donazione costante all’Immacolata.

San Francesco è uno di questi. Sappiamo che ogni giorno recitava il Piccolo Ufficio della Beata Vergine Maria, aveva inoltre scritto numerose preghiere ardenti di lodi all’Immacolata.

Ma non basta: alcuni “gloriosi figli” di San Francesco, saranno caratterizzati da un amore mariano del tutto particolare. Basti pensare al Beato Giovanni Duns Scoto, che nei suoi scritti sosteneva l’Immacolata Concezione di Maria, sant’Antonio l’Assunzione, fino ad arrivare a San Massimiliano, il santo della seconda guerra mondiale, fondatore di una Milizia dell’Immacolata, di un giornale mariano, di due “Città dell’Immacolata”….

La radice è unica, ma i frutti sono tanti. La devozione alla Madonna è la radice, da cui nascono i frutti, in ogni parte del mondo.

E’ il 24 febbraio 1209, festa di San Mattia apostolo.

San Francesco ha molti dubbi: se entrare in un monastero, diventare eremita, continuare a vivere così…

Mentre ascolta il Vangelo del giorno, viene illuminato: i discepoli di Cristo non devono portare nè oro nè argento, nè denaro, né bisaccia, nè pane, nè bastone per via, ma soltanto predicare il Regno di Dio e la penitenza.

San Francesco esultante, esclama:

“Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore!”

E’ l’inizio di un nuovo carisma nella Chiesa, che renderà San Francesco un fondatore, così come San Camillo de Lellis, San Josemaria Escrivà, San Paolo della Croce, Santa Chiara d’Assisi…..

San Francesco: da giovane galante e signorile, a cavaliere, a povero frate mendicante, a fondatore di un nuovo Ordine, a stimmatizzato: la sua vita viene letta e riletta, commentata, rappresentata a teatro o nel cinema, segno che è un santo “giovane”, vicino a noi, un santo per il mondo.

 

images6HQNL802