Giovane studente di 18 anni, intelligente e pieno di vita, nel fiore della giovinezza decise di “lasciare tutto per Gesù”, entrando nell’Ordine dei Passionisti, fondato da S.Paolo della Croce.
Un’esistenza significativa, che ancora oggi ricordiamo.
Fin da bambino, nutriva una tenera devozione verso la Madonna. Aveva nella stanza una statua della Madonna Addolorata, e la contemplava spesso, pregando e meditando i suoi dolori.
All’origine della sua vocazione, ci fu un intervento soprannaturale.
Era il 22 Agosto 1856. A Spoleto, durante una processione mariana, Francesco Possenti fu toccato dalla grazia.
“Cosa fai ancora nel mondo? Segui la tua vocazione”. Era la voce di Maria che lo invitava a farsi santo.
La svolta fu radicale. Era nato Gabriele dell’Addolorata.
La vita religiosa non lo spaventò, anzi si adattò in tutto e per tutto alla rigida regola della Congregazione.
Aggiunse un voto personale mariano, diffondendo la devozione verso l’Addolorata.
La salute si stava però deteriorando: si ammalò di tubercolosi, che lo condusse alla morte a soli 24 anni.
Oggi il suo Santuario in Abruzzo, è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo.
In un santo così giovane ed attuale, si può imparare molto.
Preghiamo Maria, affinché molti altri giovani nel mondo, diventino presto santi come Gabriele.
Proposito: una corona del Rosario per tutti i giovani del mondo