SOLENNITA’ DI MARIA MADRE DI DIO

maria madre

Iniziamo il 2015 con una ricorrenza mariana: il primo giorno di Gennaio, ricordiamo Maria, Madre di Dio.

A Lei affidiamo i nostri propositi, spirituali e materiali, per il 2015.

Leggiamo cosa dicono e scrivono i santi, su Maria Madre di Dio e Madre nostra:

“L’uomo era stato creato per il cielo. Il demonio ha spezzato la scala che vi conduceva. Nostro Signore, con la sua Passione, ce ne ha ricreata un’altra. La Santissima Vergine è in alto alla scala, e la tiene con le due mani, e ci grida: «Venite, venite!» — Oh dolce invito! Splendida sorte dell’uomo!” (San Giovanni Maria Vianney)

“Noi conosciamo bene il significato del termine “madre”, ma la nozione di “Dio” contiene in se stessa l’infinito, mentre la nostra intelligenza è limitata e non sarà mai in grado, quindi, di comprendere appieno il concetto di “Madre di Dio”
(San Massimiliano)
“De Maria numquam satis” (“Di Maria non si dirà mai a sufficienza”, San Bernardo di Chiaravalle)
Preghiamo anche noi Maria, affinché in questo nuovo anno, possa concederci tante grazie per essere ogni giorno migliori, più santi, e come dicevano gli antichi:  “ad maiora”, verso cose più grandi!

BEATA VERGINE MARIA DI GUADALUPE

gua

Oltre venti milioni di pellegrini visitano ogni anno il Santuario della Signora di Guadalupe, tra i più frequentati di tutto il Centro ed il Sud America.

Sono uomini e donne, giovani ed anziani, ognuno con i propri problemi, con le proprie speranze: ognuno si pone dunque, alla scuola di Maria.

La Signora, la “Morenita”, apparve il 9 Dicembre 1531 a Juan Diego, canonizzato recentemente dalla Chiesa.

Maria, si era mostrata come una straniera, come una morenita; indossava inoltre, una tunica con dei fiocchi neri all’altezza del ventre, che nella cultura degli indios denotava le donne incinte.

Il manto è del colore del mare trapuntato di stelle, e le scende fino ai piedi.

L’icona è rimasta intatta, nonostante il trascorrere dei secoli: la scienza più volte si è interrogata sulla natura di quest’ immagine.

Sono state condotte molte analisi da scienziati e ricercatori, ed è stata evidenziata la presenza di un gruppo di 13 persone riflesse nella pupilla della Vergine: lo stesso Juan Diego, il Vescovo, ed altri personaggi.

Si tratta di un fenomeno scientificamente inspiegabile, che rivela l’origine miracolosa dell’icona, portatrice di un messaggio di speranza: porsi alla scuola di Maria, maestra di fede, annunciatrice della Parola, strada più semplice per la nostra santificazione.

Proposito: una corona del Rosario affinchè tutti credano ed amino Maria

BEATA VERGINE MARIA DI LORETO

vergine

A partire da Papa Clemente ( 1310),  fu confermata l’autenticità della Santa Casa; poi ciascun pontefice, si dimostrerà devoto alla Vergine di Loreto, specie in drammatiche circostanze.

La Chiesa di Loreto era la casa dove nacque la Vergine Maria e dove poi la Madonna nutrì e crebbe Gesù.

Si iniziò a costruire il Santuario nel 1468, da parte di Papa Paolo II, ed in breve divenne il cuore mariano della cristianità.

A partire dal XV secolo, il flusso di pellegrini iniziò a divenire costante: accorrevano anche principi, sovrani e regine, cardinali, pontefici; si aggiunsero poi artisti, poeti, scrittori, futuri santi e beati.

San Giovanni Paolo II, riferendosi alla Santa Casa di Loreto, disse:

“Quello Lauretano è un Santuario mirabile. In esso è inscritta la trentennale esperienza di condivisione, che Gesù fece con Maria e Giuseppe. Attraverso questo mistero umano e divino, nella casa di Nazaret è come inscritta la storia di tutti gli uomini, poiché ogni uomo è legato ad una ‘casa’, dove nasce, lavora, riposa, incontra gli altri e la storia di ogni uomo, è segnata in modo particolare da una casa: la casa della sua infanzia, dei suoi primi passi nella vita. Ed è eloquente ed importante per tutti che quest’Uomo unico e singolare, che è il Figlio unigenito di Dio, abbia pure voluto legare la sua storia ad una casa, quella di Nazaret, che secondo il racconto evangelico, ospitò Gesù di Nazaret lungo l’intero arco della sua infanzia, adolescenza e giovinezza, cioè della sua misteriosa maturazione umana… La casa del Figlio dell’uomo è dunque la casa universale di tutti i figli adottivi di Dio. La storia di ogni uomo, in un certo senso, passa attraverso quella casa…”.

Proposito: pregare una corona del Rosario per tutte le famiglie del mondo

SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

imm concezione

Papa Pio IX, nel 1854, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione.

Maria è la senza macchia, la tutta pura, colei che ha concepito e dato alla luce l’Emmanuele.

Dunque, per singolare privilegio di Dio, Maria è stata preservata sin dal concepimento, da ogni macchia del peccato originale.

Il primo teologo, che parlerà della natura particolare di Maria, sarà S.Agostino; ma solo con il Beato Duns Scoto, prenderà forma il dogma, poi approvato dalla Chiesa.

In breve, Giovanni Scoto sosteneva una “redenzione preventiva”: Maria è conseguenza della più perfetta azione salvifica dell’unico mediatore, Cristo. Pertanto è stata preservata sin dall’inizio dal peccato originale.

In questa così importante solennità, vogliamo dunque riflettere sulla consistenza della nostra vita mariana: quanto questa è improntata su quella di Maria? Quante volte la preghiamo? Come imitiamo le sue virtù?

Se ci lasciamo guidare da Lei, come insegna San Luigi Grignion, senza accorgersene, diventeremo grandi santi.

Oggi, tutta la Chiesa prega Maria. Preghiamola anche noi, con le parole di San Giovanni Paolo II:

“Regina della pace, prega per noi!

Nella festa della tua Immacolata Concezione torno a venerarti, o Maria,

ai piedi di quest’effigie, che da Piazza di Spagna consente
al tuo sguardo materno di spaziare su questa antica,
e a me tanto cara, città di Roma.

Sono venuto qui, stasera, a renderti l’omaggio
della mia devozione sincera. E’ un gesto nel quale
si uniscono a me, in questa Piazza, innumerevoli romani,
il cui affetto mi ha sempre accompagnato
in tutti gli anni del mio servizio alla Sede di Pietro.

Sono qui con loro per iniziare il cammino
verso il cento cinquantesimo anniversario del dogma
che oggi celebriamo con gioia filiale.

Regina della pace, prega per noi!

A Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione,
a Te ricorriamo con più insistente fiducia
in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori
per le sorti presenti e future del nostro Pianeta.

A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo,
finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato,
eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:
Ascolta il grido di dolore delle vittime
delle guerre e di tante forme di violenza,
che insanguinano la Terra.

Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine,
dell’odio e della vendetta.
Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!

Regina della pace, prega per noi!

Madre di misericordia e di speranza,
ottieni per gli uomini e le donne del terzo millennio
il dono prezioso della pace:
pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli;
pace soprattutto per quelle nazioni
dove si continua ogni giorno a combattere e a morire.

Fa’ che ogni essere umano, di tutte le razze e culture,
incontri ed accolga Gesù,
venuto sulla Terra nel mistero del Natale”

San Giovanni Maria Vianney (il Curato d’Ars), appena venuto a conoscenza della proclamazione del dogma, disse:

“Quanto sono felice oggi! Ho sempre ritenuto che mancasse questo raggio al fulgore delle verità cattoliche. Era una lacuna che non poteva rimanere”

 

BEATA VERGINE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

mad mir

Era il 27 Novembre 1830, quando ad una giovane novizia, suor Caterina Labouré, apparve l’Immacolata, affidandole una grande missione.

Suor Caterina disse che, dalle mani di Maria, uscivano raggi di uno splendore abbagliante.

Questi raggi rappresentano il simbolo delle grazie che Maria ottiene per gli uomini

La Madonna chiede a Santa Caterina Labouré di far coniare una medaglia con la scritta:

“O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo”

Nel 1832 a Parigi era scoppiata un’epidemia di colera. Dopo molte resistenze, furono coniate dapprima 2000 medaglie, ma visto il gran numero di guarigioni e conversioni spirituali, il popolo di Parigi inizia a chiamare la medaglia “miracolosa”.

Già dal 1876, si contavano un miliardo di medaglie: un oggetto così piccolo, era divenuto uno dei più grandi segni della fede.

Tra gli apostoli della medaglia miracolosa ci furono grandissimi santi: dal Santo Curato d’Ars, che la diffondeva tra parrocchiani e penitenti, a San Massimiliano M.Kolbe, sacerdote e martire, fondatore della Milizia dell’Immacolata, i cui membri portavano la medaglia al collo.

“La medaglia è segno della nostra consacrazione interiore” era solito ripetere San Massimiliano.

Come non ricordare gli esempi virtuosi di Padre Pio?

Egli teneva sempre qualche medaglia in tasca, da distribuire ai fedeli, così come San Giovanni Bosco, che la faceva portare ai suoi ragazzi, o Santa Teresa di Gesù Bambino, che un giorno la mise nelle tasche di alcuni operai.

I Santi si sono “industriati” in molti modi, per portare nelle anime la devozione a Maria.

Ringraziamo Santa Caterina Labouré di aver corrisposto alla straordinaria missione a lei affidata; ringraziamo l’Immacolata di questo dono di grazia così semplice ed umile, come può essere una piccola medaglia.

Proposito: impegnarsi nella diffusione della medaglia miracolosa

LA PRESENTAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA: “L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE”

ma

Quella del 21 Novembre, è di certo una delle più belle e significative ricorrenze mariane: la Presentazione di Maria, rappresenta la dedicazione che fa la Vergine, offrendosi tutta a Dio.

Maria, ricca di grazia e virtù, è stata scelta come Madre di Cristo e della Chiesa, per attuare una missione divina, da lei accettata deliberatamente. (“Eccomi sono la serva del Signore” Lc 1,38)

Per questo, il 21 novembre è un giorno ricco di grazia per tutti i consacrati: coloro che hanno deciso di servire Dio per tutta la vita, ricalcano quella che è stata l’opera di Maria nei confronti di Suo Figlio Gesù.

Tutti noi, ma soprattutto i consacrati, dovremmo prendere come esempio di vita, Maria, in ogni occupazione, anche la più semplice.

La Presentazione di Maria, a suo tempo, dovette essere molto semplice e silenziosa, non in “pompa magna”: per tutta la vita Maria sarebbe vissuta nascosta ed umile, senza mai vantarsi delle grazie che Dio Le aveva donato.

Anche la nostra anima deve magnificare il Signore, così come ha fatto Maria in tutta la sua vita.

Proposito: pregare per tutti i consacrati del mondo

B.V.M. del Rosario: Signora della Vittoria

rosario

Il 7 ottobre di ogni anno, la Chiesa ricorda e commemora la santa Madre di Dio, la Signora della Vittoria.

Con la preghiera del Rosario, si vuole dunque invocare la protezione dell’Immacolata, Colei che più di tutti si è associata ai misteri dell’Incarnazione, Passione e Resurrezione di Cristo.

E non abbiamo forse bisogno anche noi della Sua protezione, in particolar modo in queste due settimane, in cui i Vescovi del pianeta insieme a Papa Francesco, discuteranno di come confrontarsi ed aiutare le famiglie di oggi?

La corona del Rosario è un mezzo di devozione molto antico. Già gli anacoreti orientali contavano con delle pietre le loro preghiere, fino a quando San Beda suggerì l’uso di una collana di grani infilati ad uno spago.

La Madonna, in un’apparizione a S. Domenico, gli avrebbe suggerito il Rosario come “arma” contro ogni eresia, questione, pericolo.

Fu S. Pio V a raccomandare specialmente la preghiera del Rosario, diffondendola nelle famiglie, per dare un orientamento spirituale alla vita di ogni cristiano.

La festa del 7 ottobre, fu istituita sempre dal medesimo Pontefice, per ricordare la vittoria del 1571 a Lepanto contro la flotta turca.

San Pio X, nel 1913, fissò definitivamente il 7 ottobre come giorno proprio di questa festività.

Una corona…piccola e modesta…nelle mani di grandi personaggi!

Nei secoli, uomini e donne, santi e mistici, personalità di Chiesa, di scienza, di Stato, hanno sgranato decine e decine di volte nella giornata, la corona del Rosario.

Pensiamo a Sant’Antonio Maria Claret, che sin da ragazzo invogliava i suoi amici alla recita di qualche corona, o al Venerabile Silvio Dissegna, colpito da un tumore inguaribile e morto solamente a 12 anni d’età, il quale recitava il Rosario giorno e notte, meditando ogni volta i misteri.

Pensiamo a San Pio da Pietrelcina, che recitava fino a cento corone del Rosario al giorno, e che lasciò come “testamento spirituale” ai suoi figli la devozione mariana e la recita del Rosario…

E San Giuseppe Moscati? Uomo di fede e di scienza, prima di visitare gli ammalati recitava sempre qualche “Ave Maria”, e portava sempre il Rosario con sé….

E i rosari di San Massimiliano nel bunker della morte, di San Giovanni Paolo II nel Palazzo delle Nazioni Unite, di Santa Caterina Labouré, di Santa Bernardetta, la piccola veggente dell’Immacolata, di Santa Gemma Galgani mistica e stimmatizzata?

Come non ricordare Louis Pasteur, chimico e biologo francese, o Marconi, inventore italiano, i quali recitavano spesso il Rosario?

Si narra che un giorno uno studente universitario, salito su un treno, si sia seduto accanto a Pasteur.

Appena vide che questi era intento alla recita del Rosario, lo prese in giro:

“Buttate quel Rosario -gli disse- e studiate la vera scienza. Mi dia l’indirizzo e le manderò un libro scientifico adeguato.”

Lo scienziato tirò fuori il suo biglietto da visita:

“Louis Pasteur. Istituto di Ricerche Scientifiche. Parigi”

Lo studente rimase senza parole di fronte ad un uomo di scienza da una fede così profonda.

bimbo rosario