Papa Pio IX, nel 1854, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione.
Maria è la senza macchia, la tutta pura, colei che ha concepito e dato alla luce l’Emmanuele.
Dunque, per singolare privilegio di Dio, Maria è stata preservata sin dal concepimento, da ogni macchia del peccato originale.
Il primo teologo, che parlerà della natura particolare di Maria, sarà S.Agostino; ma solo con il Beato Duns Scoto, prenderà forma il dogma, poi approvato dalla Chiesa.
In breve, Giovanni Scoto sosteneva una “redenzione preventiva”: Maria è conseguenza della più perfetta azione salvifica dell’unico mediatore, Cristo. Pertanto è stata preservata sin dall’inizio dal peccato originale.
In questa così importante solennità, vogliamo dunque riflettere sulla consistenza della nostra vita mariana: quanto questa è improntata su quella di Maria? Quante volte la preghiamo? Come imitiamo le sue virtù?
Se ci lasciamo guidare da Lei, come insegna San Luigi Grignion, senza accorgersene, diventeremo grandi santi.
Oggi, tutta la Chiesa prega Maria. Preghiamola anche noi, con le parole di San Giovanni Paolo II:
“Regina della pace, prega per noi!
Nella festa della tua Immacolata Concezione torno a venerarti, o Maria,
ai piedi di quest’effigie, che da Piazza di Spagna consente
al tuo sguardo materno di spaziare su questa antica,
e a me tanto cara, città di Roma.
Sono venuto qui, stasera, a renderti l’omaggio
della mia devozione sincera. E’ un gesto nel quale
si uniscono a me, in questa Piazza, innumerevoli romani,
il cui affetto mi ha sempre accompagnato
in tutti gli anni del mio servizio alla Sede di Pietro.
Sono qui con loro per iniziare il cammino
verso il cento cinquantesimo anniversario del dogma
che oggi celebriamo con gioia filiale.
Regina della pace, prega per noi!
A Te si volge il nostro sguardo con più forte trepidazione,
a Te ricorriamo con più insistente fiducia
in questi tempi segnati da non poche incertezze e timori
per le sorti presenti e future del nostro Pianeta.
A Te, primizia dell’umanità redenta da Cristo,
finalmente liberata dalla schiavitù del male e del peccato,
eleviamo insieme una supplica accorata e fidente:
Ascolta il grido di dolore delle vittime
delle guerre e di tante forme di violenza,
che insanguinano la Terra.
Dirada le tenebre della tristezza e della solitudine,
dell’odio e della vendetta.
Apri la mente e il cuore di tutti alla fiducia e al perdono!
Regina della pace, prega per noi!
Madre di misericordia e di speranza,
ottieni per gli uomini e le donne del terzo millennio
il dono prezioso della pace:
pace nei cuori e nelle famiglie, nelle comunità e fra i popoli;
pace soprattutto per quelle nazioni
dove si continua ogni giorno a combattere e a morire.
Fa’ che ogni essere umano, di tutte le razze e culture,
incontri ed accolga Gesù,
venuto sulla Terra nel mistero del Natale”
San Giovanni Maria Vianney (il Curato d’Ars), appena venuto a conoscenza della proclamazione del dogma, disse:
“Quanto sono felice oggi! Ho sempre ritenuto che mancasse questo raggio al fulgore delle verità cattoliche. Era una lacuna che non poteva rimanere”