COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

imm

Anticamente i cristiani sulla parete del loculo dove era deposto il defunto, disegnavano la figura di Lazzaro: come Gesù ha fatto ritornare in vita Lazzaro, così sarà anche per tutti gli altri defunti.

Anche San Paolo riprende ed insiste sul tema della morte-risurrezione: tutti i cristiani sono chiamati alla medesima esperienza, e la Madre Chiesa intercede con preghiere ed una liturgia propria nel giorno 2 novembre, per le anime che già ci hanno preceduto.

Anche nella Messa quotidiana, è sempre riservato uno spazio al ricordo dei defunti: è grande opera di carità il pregare o celebrare Messe per loro.

La commemorazione dei defunti ebbe origine in Francia, intorno al X secolo.

L’abate Sant’Odilone di Cluny era molto devoto alle anime del Purgatorio: offriva preghiere e mortificazioni per il loro suffragio.

Un giorno, un confratello ritornato da un viaggio in Terra Santa, raccontò di essere stato scaraventato da una tempesta sulle coste della Sicilia, e di aver incontrato un eremita.

Questi gli avrebbe detto che spesso udiva i gemiti delle anime del Purgatorio provenienti da una grotta, ma soprattutto le imprecazioni dei demoni verso l’abate di Cluny.

Il religioso raccontò tutto al superiore e l’abate decise di fissare al 2 novembre, la commemorazione di tutti i defunti.

Questa commemorazione ci ricorda che il tempo passa, ma allo stesso modo la morte non deve spaventarci.

Se seminiamo bene, raccoglieremo bene in seguito.

Pensiamo alle parole dell’Ave Maria:

“Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”

Assicuriamoci l’aiuto e l’intercessione dell’Immacolata, che è la “Porta del Cielo”.

Allora, non dobbiamo temere più nulla.