BEATA VERGINE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA

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Era il 27 Novembre 1830, quando ad una giovane novizia, suor Caterina Labouré, apparve l’Immacolata, affidandole una grande missione.

Suor Caterina disse che, dalle mani di Maria, uscivano raggi di uno splendore abbagliante.

Questi raggi rappresentano il simbolo delle grazie che Maria ottiene per gli uomini

La Madonna chiede a Santa Caterina Labouré di far coniare una medaglia con la scritta:

“O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo”

Nel 1832 a Parigi era scoppiata un’epidemia di colera. Dopo molte resistenze, furono coniate dapprima 2000 medaglie, ma visto il gran numero di guarigioni e conversioni spirituali, il popolo di Parigi inizia a chiamare la medaglia “miracolosa”.

Già dal 1876, si contavano un miliardo di medaglie: un oggetto così piccolo, era divenuto uno dei più grandi segni della fede.

Tra gli apostoli della medaglia miracolosa ci furono grandissimi santi: dal Santo Curato d’Ars, che la diffondeva tra parrocchiani e penitenti, a San Massimiliano M.Kolbe, sacerdote e martire, fondatore della Milizia dell’Immacolata, i cui membri portavano la medaglia al collo.

“La medaglia è segno della nostra consacrazione interiore” era solito ripetere San Massimiliano.

Come non ricordare gli esempi virtuosi di Padre Pio?

Egli teneva sempre qualche medaglia in tasca, da distribuire ai fedeli, così come San Giovanni Bosco, che la faceva portare ai suoi ragazzi, o Santa Teresa di Gesù Bambino, che un giorno la mise nelle tasche di alcuni operai.

I Santi si sono “industriati” in molti modi, per portare nelle anime la devozione a Maria.

Ringraziamo Santa Caterina Labouré di aver corrisposto alla straordinaria missione a lei affidata; ringraziamo l’Immacolata di questo dono di grazia così semplice ed umile, come può essere una piccola medaglia.

Proposito: impegnarsi nella diffusione della medaglia miracolosa