BEATO LUIGI CAMPOS GORRIZ: IL MARTIRE DEL ROSARIO

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Spagna, 18 Luglio 1936. E’ l’inizio della guerra civile spagnola, dove moriranno “in odium fidei” circa 4184 Sacerdoti, 2365 Religiosi e migliaia di laici.

A quest’ultima schiera, appartiene Luigi Campos Gorriz, figura esemplare di padre cristiano, che ha coronato la sua esistenza con il glorioso martirio.

Ricevette un’ottima istruzione dai Gesuiti, poi si iscrisse alla facoltà di Diritto, esercitando un apostolato ad ampio raggio, in particolare nei gruppi studenteschi e nelle Congregazioni mariane.

Venerava l’Immacolata in maniera particolare: a lei offriva Rosari, sacrifici e piccole azioni quotidiane.

Si sposò a 28 anni, e già dopo due anni nacque la prima figlia.

Dopo breve tempo, si trasferì a Madrid come Segretario generale dell’Associazione dei Propagandisti dell’Azione Cattolica.

Intanto, a causa del clima pericoloso a Madrid per la guerra civile, Luigi preferì, dopo breve tempo, spostarsi con la famiglia a Torrente.

A tutti i costi, voleva proteggere la sua famiglia, anche con il suo sacrificio della vita.

Il 28 Novembre 1936, Luigi Campos Gorriz, 31 anni d’età, fu assassinato a Picadero.

Ucciso, “in odium fidei” perchè era stato uno degli organizzatori del Congresso cattolico di Madrid.

Prima di morire, fino all’ultimo aveva pregato per i suoi uccisori.

Venne assassinato barbaramente, mentre ancora stringeva e sgranava la corona del Rosario, poi macchiata di sangue: sublime testimonianza di devozione a Maria, fino alla morte, fino all’ultimo istante di vita.

San Giovanni Paolo II, lo ha elevato agli altari, insieme a molte altre vittime della guerra civile spagnola: tantissimi martiri con ognuno una storia diversa, ognuno incoronato da Maria per la fortezza ed il coraggio dimostrato.

Proposito: leggere e meditare la vita di un martire di qualunque epoca