Sempre con il Rosario in mano, lui, umile Sacerdote e Fondatore di una famiglia intercontinentale, già dalla prima elementare aveva le idee chiare sul suo futuro.
“Da grande mi farò prete” disse un giorno alla maestra.
Durante l’adolescenza, la sua vocazione si solidifica sempre di più, finché a 16 anni, decide di entrare nel Seminario di Alba: è solo un ragazzo, ma la sua fede è più che adulta.
Nella notte del 31 Dicembre 1900, il Beato sosta in Adorazione davanti al SS. Sacramento per quattro ore: come lui stesso dirà, si sentì chiamato a fare qualcosa per Dio e per gli uomini del nuovo secolo.
E’ l’inizio di un nuovo carisma nella Chiesa.
E’ ordinato Sacerdote: prega, studia, predica ed organizza catechesi.
Vuole predicare il Vangelo, come San Paolo, con tutti i mezzi possibili: è il 20 Agosto 1914 e Don Alberione dà inizio alla Famiglia Paolina, che ben presto s’allargherà fino ad abbracciare il mondo intero.
Dal 1923, Don Giacomo è malato inguaribile, ma persevera nel suo apostolato a raggio mondiale, ampliando sempre di più il grande “albero” della famiglia paolina.
E’ il 1971, quando Don Giacomo lascia per sempre questo mondo, confortato dalla presenza di Papa Paolo VI.
Un gigante di santità, grandissima figura di Sacerdote innamorato di Maria, un vero e proprio San Paolo del nostro secolo.
Proposito: leggere e meditare una pagina del Vangelo