“AVE MARIA”: CORO VOCI BIANCHE “LIBERA ANGEL VOICES”

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In Italia sono praticamente sconosciuti, eppure stanno girando tutto il mondo: sono i Libera, un coro inglese di voci bianche che canta prevalentemente musica sacra, diretto da Robert Prizeman.

Durante le loro performances, i bambini vestono soprattutto di bianco, ad indicare la loro somiglianza con gli angeli.

Ed in effetti, a giudicare dai commenti su Youtube e da come sono seguiti in tutto il mondo, i Libera sono ormai amati da molti.

Molti, ascoltandoli, si sono riavvicinati a Dio.

Qui di seguito, due video “assaggi” per capire di cosa sono capaci questi bambini: speriamo che possano diffondersi un po’ anche in Italia, con le loro straordinarie voci.

(I video rimandano a Youtube)

SANT’ALBERTO MAGNO: DOTTORE UNIVERSALE

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Un grande santo per virtù e sapienza: brillante per intelligenza sin da giovane, studiò a Padova e Bologna, finché non fu notato dal predicatore domenicano Giordano di Sassonia, che lo invitò ad entrare nel suo Ordine.

Il giovane Alberto, già da tempo stava pregando e meditando per capire la sua strada: nell’Ordine domenicano trovò la sua vocazione, la sua autentica realizzazione spirituale.

Divenne maestro per grande sapienza a Colonia, Ratisbona e Parigi: tra i suoi allievi ebbe persino San Tommaso d’Aquino, grandissimo teologo, il “Dottore Angelico”, scrittore di quell’opera immensa che è la “Summa Theologiae”.

Nel 1260 fu nominato Vescovo di Ratisbona: riorganizzò parrocchie e conventi, dando un profondo impulso alle opere di carità.

Rimase alla guida della diocesi per due anni, poi tornò a Colonia come insegnante.

Fu un grandissimo conoscitore di ogni disciplina: scienze naturali, fisica, astronomia, chimica, zoologia.

Scrisse un’enciclopedia, studiò le opere di Aristotele: era conosciuto con l’appellativo “Magno”.

Nutriva una profondissima devozione per Maria.

Da giovane, incontrò delle difficoltà nello studio della Teologia: Maria lo animò a perseverare, dicendogli che solo sul finire della vita, affinché non si montasse in superbia, gli sarebbe stata tolta “l’arte di sillogizzare”

Come Maria aveva predetto, pochi anni prima di morire, la sua memoria si spense.

Anelava ormai solamente al Cielo, consumato da stanchezza e travagli: il 15 novembre 1280, Sant’Alberto Magno, grande Dottore, Teologo e Sapiente, entrò tra i Beati del Cielo, dopo aver compiuto in vita grandi cose.

Proposito: impegnarsi nei propri doveri di studio

SAN NICOLA TAVELIC E COMPAGNI: IL SANGUE PER CRISTO

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Nicola Tavelic è considerato il primo santo della nazione croata: entrato molto giovane tra i Francescani, fu poi inviato a Gerusalemme, dove i Francescani erano i “Custodi dei Luoghi Santi” del cristianesimo.

A Gerusalemme, incontrò i futuri compagni del martirio: padre Diodato Aribert, padre Stefano da Cuneo, padre Pietro da Narbona.

Per circa otto anni, rimasero a Gerusalemme vivendo con eroismo la regola di S. Francesco, in tutti gli incarichi a loro affidati, dai più semplici ed umili.

Cercarono di fare apostolato con i musulmani, trovando purtroppo molti ostacoli, a causa della loro intolleranza.

Con grande spirito di carità e coraggio, l’11 Novembre 1391 si recarono davanti al giudice di Gerusalemme,  ed alla presenza di molti musulmani lessero un documento ricco di elementi storici e teologici, in cui esponevano dettagliatamente la dottrina cristiana.

I religiosi si trovarono successivamente in difficoltà: i musulmani non accettarono ciò che avevano detto, e li minacciarono di morte se non avessero apostatato.

I quattro frati furono rinchiusi in carcere e torturati, il 14 Novembre furono dunque condotti in piazza per l’esecuzione.

Rifiutarono ancora di apostatare, pregarono e perdonarono i loro uccisori, levarono lo sguardo in alto pronunciando un’ultima preghiera.

Furono fatti a pezzi e poi bruciati, per evitare che i cristiani li onorassero come santi.

Il 21 Giugno 1970, Papa Paolo VI li proclamò solennemente santi per coraggio e fermezza nella fede, additandoli come modello non solo per i religiosi, ma per tutti gli uomini del mondo.

L’Immacolata Regina dei Martiri li aveva incoronati vincitori e li aveva posti come modello di fede per ognuno di noi.

Proposito: pregare una corona del Rosario per tutti i religiosi del mondo